LE 5 PAROLE KILLER IN SEED STAGE

14/11/2020 Domenico Idone
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In Seed Stage (le prime fasi di una Startup), i founder dovrebbero evitare l'utilizzo di alcune parole: nei pitch, nelle call, nei canvas, durante gli eventi. Usare termini adeguati non garantisce il successo tuttavia, permette di evitare passi falsi facendo lavorare il cervello nella direzione giusta.
Ecco 5 termini che penalizzano un progetto seed e che consiglio di evitare:


IDEA, CLIENTI, PRODOTTO/SERVIZIO, QUALITA', FATTURATO

1) Non si parte da un'idea o peggio da una soluzione. Esse si vendono difficilmente. Meglio partire da un problema, da un'esigenza intuita o vissuta direttamente dai founder e diffusa a tante altre persone.
2) I clienti li ha chi è sul mercato in modo stabile, in seed stage è meglio parlare di EARLY ADOPTERS (innovators, tester, evangelist). Persone consapevoli di avere un problema, disponibili a dare feedback, interessate e aperte ad accettare soluzioni prototipali.
3) In fase seed non si costruiscono prodotti ma "prototipi" di soluzioni (MVP). Oggetti minimali, con limitate funzionalità, spesso addirittura simulati o virtuali.
4) In seed stage l'obiettivo è imparare, velocemente. Si realizza il minimo che serve per testare l'interazione con gli utenti. Si procede in versioni successive. La perfezione subito, porta fuori strada.
5) In fase seed il vero capitale è il tasso di apprendimento, la capacità di fissare e veder crescere metriche che dimostrano la crescita. Premi, raccolte di denaro, fatturati futuri sono metriche vanitose.


STATE USANDO QUESTE PAROLE?

Quando leggo documenti o ascolto team che lo fanno trovo poi scarsa execution nel progetto.

0. LEAN: APPRENDERE CON CICLI

1. IDEE SOLDI O PERSONE?

2. CRESCERE IN RISORSA SCARSA

3. PROTOTIPO MERCATO

4. PROTOTIPO PRODOTTO

5. PROTOTIPO PROCESSI

6. FINANZIARE UNA STARTUP